
Vai al negozio smartphone
Che cos’è il roaming?
Anzitutto non diamo per scontato che tutti sappiano che cosa è il roaming telefonico. Si tratta di un termine ormai di uso corrente da molti anni, cioè da quando negli anni ‘90 ha preso piede la telefonia mobile in tutto il mondo: nacque l’esigenza di stabilire accordi tra le compagnie in modo che i nostri telefonini “agganciassero” le reti di altri operatori nel momento in cui si metteva piede in uno Stato estero. Si assunse quindi internazionalmente questo termine inglese (dal verbo “to roam” che significa, più o meno, stare in giro, vagare) per indicare specificamente questi accordi, che sono comunque presenti anche all’interno dello stesso Paese: è noto infatti che alcune compagnie utilizzino le reti telefoniche mobili di altre quando le proprie non coprono tutto il territorio uniformemente, oppure, come nel caso di Poste Mobile o Coop Voce, utilizzino reti di altri operatori in quanto sprovviste di proprie infrastrutture.
Naturalmente, cambiando Paese, siamo abituati al fatto che quasi sempre ci sono costi aggiuntivi per telefonate, sms e utilizzo dati per la navigazione in Internet: agli albori della telefonia mobile potevano essere anche molto elevati. Ma ora le cose cambieranno.
Anzitutto non diamo per scontato che tutti sappiano che cosa è il roaming telefonico. Si tratta di un termine ormai di uso corrente da molti anni, cioè da quando negli anni ‘90 ha preso piede la telefonia mobile in tutto il mondo: nacque l’esigenza di stabilire accordi tra le compagnie in modo che i nostri telefonini “agganciassero” le reti di altri operatori nel momento in cui si metteva piede in uno Stato estero. Si assunse quindi internazionalmente questo termine inglese (dal verbo “to roam” che significa, più o meno, stare in giro, vagare) per indicare specificamente questi accordi, che sono comunque presenti anche all’interno dello stesso Paese: è noto infatti che alcune compagnie utilizzino le reti telefoniche mobili di altre quando le proprie non coprono tutto il territorio uniformemente, oppure, come nel caso di Poste Mobile o Coop Voce, utilizzino reti di altri operatori in quanto sprovviste di proprie infrastrutture.
Naturalmente, cambiando Paese, siamo abituati al fatto che quasi sempre ci sono costi aggiuntivi per telefonate, sms e utilizzo dati per la navigazione in Internet: agli albori della telefonia mobile potevano essere anche molto elevati. Ma ora le cose cambieranno.
1. Roaming telefonico in Europa: cosa cambia
Ormai è definitivo: dal 15 giugno 2017 entreranno in vigore le nuove tariffe che prevedono l’abolizione dei costi aggiuntivi di roaming all’interno dei Paese dell’Unione Europea. Questo significa che se prendete un aereo e atterrate a Lisbona o a Dublino, potrete fare tranquillamente telefonate e inviare sms usufruendo delle stesse tariffe che il vostro operatore ha previsto per l’Italia. Lo stesso vale per l’invio e la ricezione di SMS e per l’utilizzo delle reti dati per la navigazione su Internet e l’utilizzo di App.
L’iniziativa legislativa, approvata con una larghissima maggioranza degli europarlamentari (549 favorevoli, 27 contrari e 50 astenuti), prevedeva l’applicazione delle nuove tariffe a partire dal 30 giugno, ma la data è stata anticipata al 15 giugno. Nel frattempo alcune note compagnie si sono già scatenate anticipando con iniziative commerciali questa scadenza, attivando l’abolizione del roaming già fin da ora.

L’iniziativa legislativa, approvata con una larghissima maggioranza degli europarlamentari (549 favorevoli, 27 contrari e 50 astenuti), prevedeva l’applicazione delle nuove tariffe a partire dal 30 giugno, ma la data è stata anticipata al 15 giugno. Nel frattempo alcune note compagnie si sono già scatenate anticipando con iniziative commerciali questa scadenza, attivando l’abolizione del roaming già fin da ora.
2. Il roaming gratuito è a tempo indeterminato?
No: la norma prevede che dopo un tempo di 4 mesi di residenza in altro Paese si possano applicare tariffe aggiuntive, con una dilazione di tempo ulteriore massimo di 2 settimane. Sono stati tuttavia previsti degli obblighi: anzitutto la compagnia su cui si appoggia il roaming è tenuta a notificare all’utente la fine del periodo senza sovraprezzi e gli eventuali costi aggiuntivi applicati. Questo è un compromesso che serve ad agevolare i numerosissimi cittadini UE che trascorrono periodi di studio o lavoro in altri Paesi dell’Unione e insieme per evitare che si acquistino SIM di altri Paesi a condizioni più convenienti di quelle applicate nel proprio Paese, per poi utilizzarle permanentemente qui o altrove nella UE.
Il risultato tangibile sarà che finalmente, arrivando in un aeroporto o passando il confine in auto o treno, se sentiremo il beep-beep di un SMS si tratterà probabilmente di un semplice messaggio di benvenuto e non di avvisi di piccole -ma fastidiose- vessazioni a cui ci eravamo per lo più abituati.

Molti clienti WIND in questi giorni stanno ricevendo un SMS che li avvisa che la tariffazione roaming in Europa è già stata abolita, in anticipo sulla normativa che sta per diventare operativa dal 15 giugno.
Anche Fastweb mobile sta già proponendo nuove tariffe con roaming europeo incluso.
Non si hanno al momento notizie di attivazioni del roaming gratuito anticipato per clienti TIM e Vodafone: vediamo se di fronte all’aggressività della concorrenza si muoveranno anche loro.