Sony World Photography Awards: in Italia il prestigioso concorso fotografico

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11/09/2017 Maria Antonia Frassetti 2000

Dall'8 settembre la Villa Reale di Monza ospita la mostra del più importante concorso internazionale di fotografia. Siamo andati all'inaugurazione: ecco tutto quello che c'è da sapere.

Dopo Londra, è la volta di Monza. Per il secondo anno consecutivo, la mostra dedicata ai Sony World Photography Awards arriva in Italia e lo fa in grande stile, scegliendo una cornice di straordinario e indiscusso valore: la Villa Reale di Monza, a pochi passi da Milano. Una location più che azzeccata, a mio avviso, non solo per il fascino artistico intrinseco del luogo, ma anche per la sua innegabile capacità di valorizzare la bellezza delle opere esposte.

Grazie a Sony, dall’8 settembre al 29 ottobre, possiamo ammirare gli scatti vincitori e finalisti dell’edizione 2017 dei Sony World Photography Awards tra le magnifiche stanze del secondo piano nobile della Villa Reale. Un’edizione importante questa, che sancisce i 10 anni di vita dell’evento, nato dalla collaborazione tra Sony (azienda leader nel digital imaging) e la World Photography Organisation. Noi siamo stati all’inaugurazione della mostra che si è tenuta il 7 settembre. Vi sveliamo tutti i dettagli di questo affascinante percorso fotografico che ci ha catapultati in un giro del mondo a 360 gradi, tra realtà e persone molto diverse e lontane tra loro.

Sony World Photography Awards – Il concorso    
Come sono organizzate le foto esposte? Il concorso è strutturato in più categorie, in funzione della tipologia di partecipante e della tematica affrontata. Una prima distinzione è tra Professional (fotografi professionisti), Open (appassionati di fotografia di ogni età, formazione e livello di esperienza) e Youth (giovani fotografi dai 12 ai 19 anni). Nell’ambito del concorso Open viene inoltre assegnato il National Award che premia la migliore immagine scattata per ogni paese partecipante, mentre nel settore Professional il massimo riconoscimento è rappresentato dal titolo di Photographer of the Year.  La seconda differenziazione è di tipo tematico: si spazia da fotografie di street e di reportage (di forte impatto emotivo) a scatti concettuali e di architettura, da immagini di paesaggi e nature morte, a ritratti e immagini del mondo animale

L’edizione 2017 ha confermato l’interesse mondiale per questo concorso con oltre 227.000 candidature arrivate da ben 183 paesi. Tra questi, l’Italia si è posizionata al terzo posto per numero di partecipazioni. Un successo importante che attesta il ruolo primario della fotografia come strumento di comunicazione universale, capace di veicolare efficacemente qualsiasi tipo di messaggio.

I vincitori del concorso 2017
Partiamo dalla giuria incaricata di valutare le fotografie in concorso: un comitato di esperti di diversa origine geografica e background culturale, dall’Europa all’Africa. Tra loro anche un italiano, Denis Curti, direttore artistico della casa dei Tre Oci e anche curatore della mostra in Italia. Interessante il percorso che ha portato alla proclamazione dei finalisti e dei vincitori. E’ stato lo stesso Denis Curti a raccontarcelo durante l’inaugurazione: la valutazione degli scatti si è concentrata in una sola settimana, durante la quale la giuria si è chiusa in una stanza a visionare per ore migliaia di fotografie così tanto diverse tra di loro. Ciò che ne è venuto fuori è stato un lungo e appassionante dibattito sulla fotografia, che ha portato alla consapevolezza della necessità di adottare criteri di giudizio trasversali, che andassero oltre gli schemi nazionali e personali di ogni singolo giurato. 

Tra i vincitori, anche molti italiani. Vi segnaliamo Alessio Romenzi, che ha vinto il concorso Professionisti nella categoria Attualità, con il bellissimo progetto We are taking no prisoners, sulla violenza e il terrore instaurati nella città di Sirte dallo Stato Islamico. A questa vittoria si aggiungono quelle di Alice Cannara Malan (My (m)other), Diego Mayon (Athens Studio) e Lorenzo Maccotta (Live chat studio industry), che si sono aggiudicati il terzo posto (anch’essi nella sezione Professionisti) rispettivamente per le categorie Vita quotidiana, Architettura e Storia contemporanea. Infine, il National Award per l’Italia è stato assegnato a Salvatore Mazzeo con lo scatto intitolato Il Venerdì Santo di Enna.

Non solo Sony World Photography Awards
Quest’anno la mostra ha riconosciuto una menzione speciale al fotografo documentarista britannico Martin Parr, che è stato onorato con il premio Outstanding Contribution to Photography. Per celebrare l’unicità del suo linguaggio visivo, che mette in luce i drammi della quotidianità (come il consumismo), è stato predisposto all’interno del percorso espositivo uno spazio dove è possibile ammirare gli scatti di Parr in versione digitale. Ma non finisce qui: per tutto il periodo della mostra, Sony propone un ciclo di incontri aperti al pubblico «Conversazione sulla fotografia», che si terranno presso la Villa Reale ogni giovedì sera dalle 20 alle 22. Questi “talk” vedono la partecipazione di fotografi professionisti di calibro internazionale, che affronteranno tematiche diverse a seconda della serata, come il fotogiornalismo, la fotografia di attualità, sociale e documentaria.

Ricordiamo a tutti i fotografi professionisti, aspiranti o semplicemente appassionati  che dal 1 giugno si sono aperte le iscrizioni per l’edizione 2018 dei Sony World Photography Awards. Non possiamo che augurare un grande in bocca al lupo a tutti i partecipanti!