Le signore della tecnologia: le 5 donne più influenti dell'hi-tech

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07/07/2017 Maria Antonia Frassetti 4554

In un settore come quello tecnologico dominato da sempre dalla presenza maschile, emergono – fortunatamente – figure femminili di spicco, al vertice di prestigiose aziende dell’innovazione e del digitale. Vediamo quali sono le 5 donne più importanti.

Che la tecnologia non sia una prerogativa prettamente maschile, lo sappiamo bene già da un po’. Del resto, abbiamo dato vita a questa rubrica sul mondo hi-tech declinato al femminile, proprio per mettere in luce il rapporto – a volte d’amore, altre volte conflittuale – tra donne e innovazione. Un rapporto che tocca diversi ambiti e che trova la propria espressione nella vita di tutti i giorni, anche sul lavoro. Le donne non sono solo utilizzatrici (sempre più numerose ed esigenti) di prodotti tecnologici, ma seguono i trend del momento, si informano, esprimono opinioni in un contesto in cui gli uomini l’hanno sempre fatta da padroni. Ma c’è dell’altro: le donne hanno trovato nell’hi-tech anche un’occasione professionale nel quale mettere in luce le proprie eccellenze.

Nel 2015, oltre l’80% dei dipendenti della Silicon Valley era di sesso maschile: un dato “inquietante”, ma significativo. Eppure qualcosa si muove: le quote rosa nel mondo della tecnologia e dell’innovazione stanno crescendo, tanto che ai vertici di importantissime aziende internazionali hi-tech e digital, oggi troviamo figure femminili importanti che lavorano, innovano e si distinguono in questo settore per capacità e intelligenza. Ma chi sono le signore della tecnologia? Ecco 5 delle donne più influenti e potenti a livello internazionale che hanno fatto della propria passione per l’hi-tech un impiego di successo. Non si tratta di una classifica, è un piccolo “assaggio” di una realtà più ampia (e non sempre così ben visibile) che vuole essere di esempio e spunto di riflessione.

1. Sheryl Kara Sandber, Direttrice Operativa di Facebook
Classificata nel 2010 al 66° posto nella lista stilata da Forbes sulle donne più potenti del mondo, Sheryl Sandber, dopo la laurea in economia negli Stati Uniti, inizia la propria carriera lavorando in aziende private, istituzioni internazionali (Banca Mondiale) e nel mondo della politica, direttamente nello staff della Casa Bianca. E’ tra la fine degli anni 90 e il 2000 che Sheril entra in Google, anche se qui non ricoprirà ruoli di rilievo. Nel 2007 è decisivo l’incontro con Mark Zuckerberg, che le attribuisce l’importante incarico di COO (Chief Operating Officer) del più popolare social media al mondo, strappandola a Google non senza difficoltà. Oltre al ruolo professionale, Sheryl Sandber si contraddistingue per il suo impegno a favore della parità di genere e del riconoscimento delle donne nel mondo del lavoro.

2. Susan Wojcicki, CEO di YouTube
Ecco un’altra donna statunitense, di origine russa e polacca, tra le leader del mondo hi-tech di oggi. Anche lei inizia il proprio percorso professionale nel settore della tecnologia a partire dalla fine degli anni 90, diventando uno dei primi 20 dipendenti di Google. Anzi, è proprio nel garage di casa sua a Menlo Park che nasce il colosso di Mountain View. In Google, Susan Wojcicki arriva a ricoprire ruoli direttivi chiave nelle divisioni Marketing e Advertising. E’ nel febbraio 2014 che diventa amministratrice delegata di YouTube, entrando a pieni diritti nella classifica annuale di Forbes sulle 100 donne più potenti a livello internazionale, riuscendo addirittura a posizionarsi al nono posto.

3. Virginia "Ginni" M. Rometty, CEO di IBM
Con Virginia Rometty, passiamo dall’universo dei social media e di internet ad un gigante storico dell’informatica. Ingegnere e imprenditrice americana, dal 2012 Ginni è a capo di IBM con il ruolo di amministratrice delegata, riuscendo a far tornare in attivo l’azienda con più di un secolo di storia alle spalle e migliaia di dipendenti in tutto il mondo. Prima di ricoprire questo prestigioso incarico, Rometty lavorava già da molti anni in IBM, nei comparti vendite, servizi e acquisizioni. Tra l’altro, è notizia di qualche settimana fa che Rometty sia la manager che guadagna di più con ben 32,3 milioni di dollari tra stipendio, bonus e benefit vari. 

4. Jade Raymond, ex Managing Director di Ubisoft Toronto
Autrice canadese di videogiochi, celebre per aver creato Assassin's Creed nel 2007 e Assassin's Creed II nel 2009, Jade Raymond spicca per essere riuscita ad emergere in un mondo decisamente maschile come quello del gaming. Dopo la laurea in ingegneria informatica, Jade Raymond lavora prima come programmatrice presso la Sony Computer Entertainment e poi con Electronic Arts per The Sims Online. Ma la consacrazione del suo talento arriva nel 2009, quando viene nominata Managing Director di Ubisoft Toronto. L’esperienza si conclude nel 2015, non senza qualche polemica: Jade Rayomnd si trasferisce presso Electronic Arts negli studi Motive Studios a Monteral in cerca di nuove opportunità. 

5. Barbara Cominelli, Direttore Commercial Operations & Digital di Vodafone Italia
Naturalmente non potevamo non citare un’italiana in questa selezione: Barbara Cominelli. Con un’esperienza pluridecennale nei settori ICT e Telco, Barbara è stata nominata e inserita più volte nella top annuale di Inspiring Fifty, la classifica europea delle 50 donne più influenti nel mondo della tecnologia. Da due anni, è l’unica rappresentante italiana della lista. L’imprenditrice, che dal 2013 gestisce la customer experience e tutti i canali di assistenza tradizionali e digitali di Vodafone Italia, è impegnata in iniziative a favore della diversità di genere nel mondo del lavoro, in particolar modo nel comparto hi-tech e digital.

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