
Quando si decide l'acquisto di un notebook, una delle informazioni più importanti da controllare è l'hard disk. Una volta bastava individuare una capacità sufficiente per i propri dati e programmi, oggi c'è un'esplosione di informazioni digitali, complici la grande quantità di materiale foto e video che ciascun utente produce con smartphone e tablet. Dall'altro ci sono innumerevoli offerte di archiviazione cloud che permettono di gestire i dati senza bisogno di collezionare dischi fissi fisici.
Anche perché su un desktop è facile aggiungere unità disco sfruttando tutti gli alloggiamenti a disposizione, invece i notebook nella maggior parte dei casi hanno un solo vano per il disco fisso. Fanno eccezione alcuni notebook da 17 pollici, che mettono a disposizione due vani, oppure alcuni notebook professionali che permettono di sacrificare il vano dell'unità ottica per installare al suo posto un disco fisso. Le opzioni in ogni caso sono limitate, e l'unica via d'uscita è una soluzione esterna, da collegare via connettore USB, Thunderbolt o eSATA, a seconda della dotazione del notebook.
Oltretutto il computer portatile si acquista a scatola chiusa: non si possono fare interventi successivi con il fai da te, pena la decadenza della garanzia. Per questo è consigliabile controllare bene cosa si sta comprando, anche perché le opzioni sono limitate. In genere il produttore compone la configurazione in funzione del prezzo di listino a cui intende vendere il notebook, ne segue che la fascia bassa di questa categoria di prodotti vede notebook dotati di dischi fissi da 320 GB o notebook con hard disk da 500 GB. Per avere un notebook da 750 GB bisogna puntare sui notebook di fascia media, mentre la dotazione di hard disk da 1 terabyte o più è tipica dei prodotti di fascia alta.

320 GB bastano a chi deve installare Windows, Office e pochi programmi che non occupano molto spazio. Chi lavora con Photoshop o gli appassionati di giochi dovrebbero avere un notebook con un hard disk disco da almeno 500 GB (meglio se 750 GB), mentre chi fa editing video necessita davvero di tanto spazio.
Se quello che state cercando poi è un ultrabook, ossia un notebook molto sottile e leggero, al posto del disco fisso tradizionale troverete quasi sicuramente un hdd SSD. Sono soluzioni che riservano diversi vantaggi, come la migliore resistenza a urti e vibrazioni e quindi la minore incidenza di guasti. Però sono più costose e offrono meno spazio di archiviazione: troviamo notebook con SSD da 64 o 128 GB, per passare a notebook con SSD da 256 o 512 GB. Il problema dello spazio quindi è ancora più accentuato.
Foto, video, musica, ed eventualmente giochi occupano molto spazio e saturare anche il disco fisso più capiente è comune. A questo punto vale la pena considerare seriamente le soluzioni di archiviazione cloud. In questo modo tutti sono liberi di scegliere il notebook a un prezzo che rientri nel proprio budget, e che allo stesso tempo faccia fronte alle proprie esigenze di elaborazione, accantonando il problema del disco fisso. Per intenderci, non è il caso di comprare una workstation grafica da tremila euro per avere 1,5 TB di spazio di archiviazione, quando per consultare contenuti online, aggiornare i social network e scrivere qualche documento basta un modello più accessibile.
In conclusione, le opzioni per rimediare ai problemi di spazio di archiviazione ormai abbondano sul mercato e hanno costi accessibili. Soffermatevi sulla vostra esigenza di spazio locale, dovuto al sistema operativo, ai programmi e ai file a cui lavorate più spesso.