

Reti 5G cellulari: cosa sono e cosa ci aspetta
Il cosiddetto cellular IoT consiste nel connettere un device elettronico (per esempio un sensore wireless) ad Internet attraverso le stesse reti in cui sono collegati gli smartphone e i tablet. Quando ti colleghi a Google maps o alla tua casella email, stai usando esattamente questo tipo di infrastruttura base, la cui semplicità consente applicazioni sconfinate se utilizzata con le future reti 5G. Secondo Ericsson (si, proprio la storica azienda pioniera dell'era dei telefoni cellulari), fino al 2023 la quantità di device connessi in questo modo aumenterà del 19% annuo su base mondiale, raggiungendo l'esorbitante numero di oltre 20 miliardi di device in rete. Ogni cella 5G sarà in grado di supportare fino a un milione di connessioni per km²: sembra un numero abnorme, ma prova ad immaginare una grande città con parchimetri, semafori, illuminazione pubblica, automobili, mezzi pubblici e smartphone interconnessi con una rete cellulare IoT (cioè la configurazione di una futura smart city), e il numero a quel punto non ti sembrerà così assurdo.
Ma oltre alle applicazioni per smart city, il 5G sarà in grado di integrarsi con gli sviluppi della AI (Intelligenza Artificiale), con potenzialità infinite legate all'automazione industriale e alla gestione dei trasporti: vediamo più da vicino cosa già sta succedendo e cosa succederà in un futuro molto prossimo.
Nell'immaginario di molti restano indelebili le scene iniziali del film "Blade Runner", uno dei massimi esempi di fantascienza visionaria del cinema: l'ex agente Deckard viene prelevato mentre consuma un veloce pasto cinese per le vie di Los Angeles e portato con un drone volante dal suo ruvido e cinico ex-capo, presso la Centrale di Polizia. Nel cielo della città il drone incrocia molti velivoli simili, mentre la strumentazione di bordo garantisce un corridoio sicuro per arrivare a destinazione. Con le reti 5G questo sarà possibile: oltre ad avere una banda molto più ampia di quella delle attuali reti 4G LTE, il 5G è molto più stabile (con una latenza massima di 4 millisecondi) e in grado di erogare un segnale che mantiene la sua piena qualità anche con soggetti che si muovono ad altissima velocità (fino a 500 km/h), come ad esempio i treni ultraveloci, e raggiungere automobili a guida autonoma nonché garantire corridoi di volo per droni (compresi quelli per trasporto persone, come i Nexus, i taxi volanti di Next e Uber presentati al CES di Las Vegas a gennaio). Molto interessanti (e utili) saranno anche le applicazioni nel campo dell’emergenza medica, con ambulanze, posti di pronto soccorso e automediche collegate in rete in tempo reale per la condivisione di informazioni che potranno salvare molte vite umane.
Il cosiddetto cellular IoT consiste nel connettere un device elettronico (per esempio un sensore wireless) ad Internet attraverso le stesse reti in cui sono collegati gli smartphone e i tablet. Quando ti colleghi a Google maps o alla tua casella email, stai usando esattamente questo tipo di infrastruttura base, la cui semplicità consente applicazioni sconfinate se utilizzata con le future reti 5G. Secondo Ericsson (si, proprio la storica azienda pioniera dell'era dei telefoni cellulari), fino al 2023 la quantità di device connessi in questo modo aumenterà del 19% annuo su base mondiale, raggiungendo l'esorbitante numero di oltre 20 miliardi di device in rete. Ogni cella 5G sarà in grado di supportare fino a un milione di connessioni per km²: sembra un numero abnorme, ma prova ad immaginare una grande città con parchimetri, semafori, illuminazione pubblica, automobili, mezzi pubblici e smartphone interconnessi con una rete cellulare IoT (cioè la configurazione di una futura smart city), e il numero a quel punto non ti sembrerà così assurdo.
Ma oltre alle applicazioni per smart city, il 5G sarà in grado di integrarsi con gli sviluppi della AI (Intelligenza Artificiale), con potenzialità infinite legate all'automazione industriale e alla gestione dei trasporti: vediamo più da vicino cosa già sta succedendo e cosa succederà in un futuro molto prossimo.