Recensione Huawei Mate 20 Pro: fotocamera e batteria da record

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22/11/2018 Alessandra Basile 5348

Il nuovo Mate presenta un eccezionale comparto fotografico, ma è tutto qui? Ebbene, no. Kirin 980 come processore intelligente, autonomia super e design di pregio chiudono il cerchio. Scopri tutto in questa recensione.

Non è veramente autunno senza il nuovo nato della serie Mate di Huawei. Huawei Mate 20 Pro va ad arricchire la cerchia degli smartphone top di gamma del 2018 e sposta ancora un po’ più avanti l’asticella sul fronte design, prestazioni e fotocamera. Sul nuovo Mate troviamo una tripla fotocamera con intelligenza artificiale e risoluzione da 40 MP che lo rende a tutti gli effetti uno dei migliori cameraphone in circolazione. È proprio per questo che Luca Figini di iGizmo.it ed io abbiamo deciso di girare la nostra videorecensione di Huawei Mate 20 Pro presso la Leica Galerie di Milano. Leica, storico marchio e protagonista del mondo della fotografia, collabora ormai da anni con Huawei nella co-ingegnerizzazione del comparto fotografico, mettendo a disposizione il proprio know-how. Quindi, quale location migliore per il nostro video?
Ho provato Mate 20 Pro in queste ultime settimane, mettendolo sotto stress sotto diversi aspetti e ti racconto tutto in questa recensione di Huawei Mate 20 Pro. Partiamo, però, da una veloce carrellata sulla scheda tecnica.
 

Huawei Mate 20 Pro – Caratteristiche tecniche

Mate 20 Pro presenta un display da 6,39 pollici su un pannello OLED con risoluzione QHD+. Il form factor è di 19,5:9 Full View. Il processore è il nuovo Kirin 980 octa-core, una doppia NPU a 7nm supportato da 6 GB di memoria RAM, mentre per lo storage interno hai a tua disposizione 128 GB espandibili tramite nanoSD. Sul nuovo Mate Android è installato nella sua ultima release, quindi Android Pie 9.0, personalizzato nella Emui di casa Huawei, anch’essa nella versione 9.0. Per quanto riguarda la ricezione e il download dei dati, Mate 20 Pro è il primo smartphone al mondo LTE cat. 21.
La batteria ha una capacità di 4.200 mAh e Huawei Mate 20 Pro gode della certificazione IP68.
Per quanto riguarda il ricco comparto fotografico, il modulo fotografico principale prevede una tripla fotocamera così composta: un sensore RGB da 40 MP e focale f/1.8, una fotocamera grandangolare da 20 MP e apertura f/2.2 e, infine, un sensore da 8 MP e f/2.4. La fotocamera anteriore, invece, presenta una risoluzione da 24 MP e focale f/2.0 per i selfie.

Huawei Mate 20 Pro – Scheda tecnica

Schermo e Design

Qui veniamo subito ad uno dei punti di forza del nuovo Mate. La diagonale da quasi 6,4", sicuramente generosa, si va ad accompagnare ad un form factor che ottimizza gli ingombri generali dello smartphone. Il display OLED è un piacere per gli occhi e rappresenta un’ottima soluzione per guardare video e contenuti multimediali. I colori risultano sempre molto brillanti, la luminosità è ottimale in ogni condizione di luce e lo schermo non affatica gli occhi. Ottimo l’angolo di visione e la curvatura del vetro sui bordi rende l’esperienza ancora più immersiva e piacevole.

Rispetto al suo predecessore, il Mate 10 Pro, il nuovo Mate ha una forma più stretta ed allungata che facilita la presa anche se hai le mani piccole. Durante il test non ho mai avuto problemi sul fronte maneggevolezza e sono sempre riuscita a scrivere messaggi anche con una mano sola, pur digitando su una diagonale generosa.
Sul lato destro troviamo il bilanciere del volume ed il tasto di accensione e spegnimento, interamente colorato di rosso. Un piccolo accorgimento estetico che mi è piaciuto molto. Sul lato inferiore ecco lo slot per le SIM e per la nanoSD, microfono e porta USB di tipo C. Anche quest’anno, niente jack per le cuffie, ma nella confezione trovi l’adattatore per usare le tue solite cuffie da 3,5 mm e auricolari con ingresso USB. Il lato sinistro, invece, è completamento libero. Infine, quello superiore presenta il secondo microfono e l’infrarossi.
I materiali utilizzati per la costruzione della scocca sono sicuramente di pregio. Metallo ricoperto dalla protezione in vetro Gorilla Glass 5 che tra l’altro abilita la ricarica wireless. Sul tema della ricarica tornerò meglio nelle prossime righe perché il nuovo Mate presenta una novità decisamente interessante. Sul retro troviamo la tripla fotocamera che, per la prima volta, viene racchiusa da un modulo quadrato che include il flash LED. Anche per il sensore delle impronte, Huawei ha optato per una scelta stilistica – e funzionale – diversa dal passato. Infatti, è stato incorporato direttamente nel display.

Processore e prestazioni

In questa recensione di Huawei Mate 20 Pro non posso non dedicare attenzione al nuovo processore Kirin 980. Si tratta della prima doppia NPU al mondo, quindi una doppia unità neurale per l’ottimizzazione dei processi e delle applicazioni del telefono, nonché delle prestazioni in generale.
L’intelligenza artificiale ha fatto un ulteriore balzo in avanti sul fronte fotografico e video, te ne parlo meglio nel prossimo paragrafo dedicato a questo tema, ma non si ferma qui. Le migliorie sono state apportate a tutto il sistema che viene ottimizzato, riducendo i consumi energetici. Questo si traduce in uno smartphone la cui autonomia non ha problemi ad arrivare anche a due giorni, a seconda dell’utilizzo. Un aspetto sempre più importante nella valutazione di uno smartphone perché un dispositivo con mille funzionalità che poi ti lascia a piedi a pomeriggio inoltrato non può essere definito completo, e invece Mate 20 Pro lo è.
Sul tema batteria c’è da spendere qualche parola su un’altra novità di quest’anno, cioè il reverse charging. Grazie alla ricarica wireless, potrai condividere la tua carica residua con un qualsiasi altro smartphone. Anche di un’altra marca, purché ovviamente supporti anch’esso la ricarica wireless. Per farlo è sufficiente appoggiare il retro dei due telefoni, dopo aver abilitato la funzione sul tuo Mate 20 Pro. Il passaggio della ricarica non è velocissimo, ma è pur sempre una novità interessante, da sfruttare nei momenti di "emergenza".
Con un’unità di elaborazione come Kirin 980 viene quasi superfluo dire che tutte le applicazioni girano in maniera veloce e fluida, senza lag o intoppi. Già il suo predecessore, Kirin 970, si era distinto per le ottime prestazioni e il nuovo arrivato non è da meno. Nel video puoi vedere i risultati dei benchmark fatti girare da Luca, per renderti conto delle prestazioni.
Per quanto riguarda una delle novità introdotte dal nuovo Mate, il sensore delle impronte, c’è da dire che è preciso ma è necessario premere con un po’ di decisione sullo schermo per farsi riconoscere. Infatti, in realtà, molto più spesso interviene prima lo sblocco 3D del viso che è fulmineo, in tutte le condizioni ambientali, anche con poca luce.
 

Huawei Mate 20 Pro – Fotocamera


Qui il nuovo Mate sfodera il suo asso nella manica. Possiamo dire che la tripla fotocamera è l’evoluzione di quella montata su Huawei P20 Pro che, finora, ha rappresentato lo stato dell’arte sul fronte fotografico per il brand. Con la sua risoluzione da 40 MP, il livello di dettaglio è veramente impressionante. Ma non è solo questione di numeri. Grazie all’intelligenza artificiale, il cui lavoro è stato ulteriormente raffinato e potenziato, ora lo smartphone è in grado di riconoscere la scena inquadrata con un livello di precisione maggiore andando a lavorare “di fino”. Infatti, adesso il Mate è capace di riconoscere i diversi elementi che compongono la scena e applicare le varie correzioni solo dove realmente necessario. Quindi, ad esempio, le tipiche maschere di contrasto che vengono aggiunte agli scatti originali non sono così invasive e non vanno a snaturare eccessivamente la fotografia nel suo complesso. E poi, il machine learning è sempre più veloce e completo. Le scene ed i soggetti che è in grado di riconoscere sono tantissimi e la detection di quanto viene inquadrato è veramente fulminea.
Il comparto fotografico di Huawei Mate 20 Pro è rivisitato rispetto ai suoi predecessori a livello strutturale. Infatti, Huawei abbandona il sensore Black & White per adottare il grandangolo. Scelta sensata, visto il successo di questo tipo di lenti montate su altri smartphone. Poter ampliare di molto il raggio di inquadratura è un vantaggio non da poco nel quotidiano e soddisfa le richieste di molti. Confesso che io ho sempre apprezzato il bianco e nero di Huawei per la sua capacità di realizzare scatti artistici e forse ne sentirò un po’ la mancanza.

Su Huawei Mate 20 Pro troviamo di nuovo la modalità notturna di cui già ti avevo parlato nella recensione del P20 Pro e che tanto mi aveva convinto. Il motivo di questo entusiasmo è dovuto principalmente a due fattori: la stabilizzazione intelligente e la capacità di “aprire” tantissimo la scena, conferendovi tantissima luminosità. Per essere precisi, anche di più del reale. Più di una volta mi è capitato di notare nella foto scattata dei dettagli che non riuscivo a vedere a occhio nudo perché immersi nell’ombra. In diverse condizioni, infatti, ti consiglio di provare sia la modalità notturna, sia di scattare in automatico e confrontare i risultati. A volte ti capiterà di preferire lo scatto automatico realizzato con l’intelligenza artificiale, perché risulterà comunque nitido e più reale.
Altra new entry su Huawei Mate 20 Pro è la Super Macro. Infatti, ora potrai scattare le tue fotografie di dettaglio avvicinandoti al soggetto fino a 2,5 cm che è veramente impressionante per la fotocamera di uno smartphone. Spesso con un telefono ci si trova a dover allontanare l’obiettivo perché fatica a mettere a fuoco. Questo non succede con il nuovo Mate che identifica chiaramente il focus e non perde il dettaglio.
Come sempre, al termine di questa recensione trovi un po’ di scatti realizzati con il Mate 20 Pro per farti un’idea e li trovi anche nel video qui sopra.

Huawei Mate 20 Pro – Giudizio finale

Tanto vale dirlo subito: Huawei Mate 20 Pro è promosso a pieni voti. Durante il test ha soddisfatto le aspettative e si è rivelato uno smartphone a tutto tondo. Mate 20 Pro è un eccezionale cameraphone, ma non solo. Una super batteria, un processore rapido ed intelligente (davvero) e un design di classe ed accurato sono gli altri elementi di questo poker d’assi.