
Monaco di Baviera ha fatto da cornice al lancio globale di Huawei Mate 10 Pro, il nuovo smartphone top di gamma (phablet, per la precisione) che rompe gli schemi di casa Huawei con tantissime novità: cambia il "cuore" del dispositivo, vale a dire il processore, cambia il display e cambia anche la fotocamera, che però è sempre firmata Leica. Io sono volata a Monaco per assistere direttamente al lancio, per fare due chiacchiere con Ettore Patriarca, Marketing Director di Huawei Italia e poterti raccontare tutto quello che c'è da sapere su questo nuovo modello che promette di tracciare la strada per nuove evoluzioni in ambito mobile. Come? Portando l'intelligenza artificiale sul processore dello smartphone, passando da una CPU ad una NPU. Scoprilo nel mio articolo.
Huawei Mate 10 Pro, il telefono veramente smart
E' Kirin 970 il motore che dà vita a questa novità Huawei: un innovativo processore che porta l'AI, l'intelligenza artificiale, su uno smartphone. Un chipset innovativo perché non stiamo più parlando di una CPU, bensì di una NPU (Neural Processing Unit) quindi una unità di calcolo neurale che fa in modo che il telefono ragioni come un umano, raccogliendo i suoi dati, analizzandoli e prevedendo i suoi comportamenti e necessità nell'utilizzo quotidiano. Richard Yu, CEO di Huawei, aveva già anticipato ad IFA le potenzialità di questo SoC che è realizzato con semiconduttori TSMC 10nm, dispone di una CPU ARM Cortex Octa-core e di una GPU Mali G72 12-core. Si tratta del primo NPU realizzato appositamente per uno smartphone e, come tale, è ottimizzato.
In concreto, le caratteristiche hardware di Kirin 970 si traducono in prestazioni aumentate di 25 volte, risparmio energetico di 50 volte maggiore ed una maggiore privacy sui propri dati. Grazie alla mobile AI, con Mate 10 Pro possiamo contare anche su un traduttore accelerato per fornire una traduzione interattiva più veloce e più precisa.
Interessante l'applicazione dell'intelligenza artificiale sul comparto fotografico: infatti Huawei Mate Pro è in grado di riconoscere automaticamente il soggetto inquadrato (un bambino, un animale, un fiore, un paesaggio) e regolare di conseguenza tutte le impostazioni necessarie come saturazione, contrasto, luminosità, tempo di apertura e restituire risultati sorprendenti. Non temere che Mate 10 Pro non riconosca proprio il tuo soggetto, infatti il database dello smartphone al momento ne annovera già 14.
Leggi qui la scheda tecnica completa
La nuova dual camera di Mate 10 Pro
Come già detto, anche Mate 10 Pro monta una dual camera con lenti firmate Leica che tanto hanno contraddistinto gli smartphone Huawei degli ultimi due anni. Su questo device abbiamo a dispositivo un sensore RGB con risoluzione 12 MP ed uno monocromatico da 20 MP, ma quello che è particolarmente interessante è l'apertura della focale: f/1.6, vale a dire la più ampia disponibile al momento su una dual camera. Focale più ampia significa più luce immagazzinata dal sensore. Più luce significa migliori fotografie. L'effetto bokeh è gestito dall'intelligenza artificiale di Kirin 970, così come lo zoom digitale. Intelligenza artificiale che, come dicevo prima, ha in carico anche la funzionalità Real Time Scene per l'autodectection del soggetto inquadrato. Avrò modo di provare Huawei Mate Pro nelle prossime settimane e sicuramente mi divertirò a testare la nuova fotocamera con intelligenza artificiale. Ti saprò dire nella mia recensione come si comporta sul campo, intanto ti anticipo alla fine di questo articolo un paio di foto scattate ieri sera a Monaco che dimostrano le potenzialità dell’apertura 1.6 di raccogliere molta luce anche in condizioni ambientali non ottimali, come al crepuscolo.
Huawei Mate Pro – Le altre caratteristiche tecniche
Termino quest'anteprima di questa novità Huawei con una carrellata sulle altre caratteristiche tecniche, che sono tutt'altro che trascurabili.
Sul SoC Kirin 970 gira il nuovo Android Oreo 8.0 ottimizzato sull'interfaccia proprietaria Huawei Emui 8.0. Abbiamo a disposizione 6 GB di RAM e 128 di memoria interna. La batteria è sicuramente di grande capacità, infatti Huawei ha optato per 4.000 mAh. Come già avevamo visto su Huawei P10, anche qui possiamo contare sulla carica rapida Super Charge. Non solo, il Mate 10 Pro è il primo dispositivo ad avere ricevuto la certificazione TÜV Fast-Charge Safety Certification, che assicura la sicurezza di caricamento end-to-end.
Altra grande novità per il brand cinese è l'introduzione di uno schermo full vision, finora mai scelto per i propri smartphone. Come già avevamo visto su altri device, il form factor è di 18:9, quindi viene sfruttata moltissimo la diagonale del telefono senza, però, aumentare le dimensioni generali. Abbiamo infatti tra le mani uno smartphone con diagonale da 6 pollici, eppure risulta molto maneggevole grazie al rapporto ottimizzato tra schermo e scocca e lo spessore è di soli 7,9 mm. Altra novità per quanto riguarda il display è il pannello: non parliamo più di un IPS, bensì di un OLED Full HD HDR10 per colori brillanti e luminosi. Infine, Huawei Mate 10 Pro ha la certificazione IP67 per la resistenza ad acqua e polvere.
In Italia arriverà Huawei Mate 10 Pro a partire da metà novembre ad un prezzo di lancio di 849 Euro.
E' Kirin 970 il motore che dà vita a questa novità Huawei: un innovativo processore che porta l'AI, l'intelligenza artificiale, su uno smartphone. Un chipset innovativo perché non stiamo più parlando di una CPU, bensì di una NPU (Neural Processing Unit) quindi una unità di calcolo neurale che fa in modo che il telefono ragioni come un umano, raccogliendo i suoi dati, analizzandoli e prevedendo i suoi comportamenti e necessità nell'utilizzo quotidiano. Richard Yu, CEO di Huawei, aveva già anticipato ad IFA le potenzialità di questo SoC che è realizzato con semiconduttori TSMC 10nm, dispone di una CPU ARM Cortex Octa-core e di una GPU Mali G72 12-core. Si tratta del primo NPU realizzato appositamente per uno smartphone e, come tale, è ottimizzato.
In concreto, le caratteristiche hardware di Kirin 970 si traducono in prestazioni aumentate di 25 volte, risparmio energetico di 50 volte maggiore ed una maggiore privacy sui propri dati. Grazie alla mobile AI, con Mate 10 Pro possiamo contare anche su un traduttore accelerato per fornire una traduzione interattiva più veloce e più precisa.
Interessante l'applicazione dell'intelligenza artificiale sul comparto fotografico: infatti Huawei Mate Pro è in grado di riconoscere automaticamente il soggetto inquadrato (un bambino, un animale, un fiore, un paesaggio) e regolare di conseguenza tutte le impostazioni necessarie come saturazione, contrasto, luminosità, tempo di apertura e restituire risultati sorprendenti. Non temere che Mate 10 Pro non riconosca proprio il tuo soggetto, infatti il database dello smartphone al momento ne annovera già 14.
Leggi qui la scheda tecnica completa
Come già detto, anche Mate 10 Pro monta una dual camera con lenti firmate Leica che tanto hanno contraddistinto gli smartphone Huawei degli ultimi due anni. Su questo device abbiamo a dispositivo un sensore RGB con risoluzione 12 MP ed uno monocromatico da 20 MP, ma quello che è particolarmente interessante è l'apertura della focale: f/1.6, vale a dire la più ampia disponibile al momento su una dual camera. Focale più ampia significa più luce immagazzinata dal sensore. Più luce significa migliori fotografie. L'effetto bokeh è gestito dall'intelligenza artificiale di Kirin 970, così come lo zoom digitale. Intelligenza artificiale che, come dicevo prima, ha in carico anche la funzionalità Real Time Scene per l'autodectection del soggetto inquadrato. Avrò modo di provare Huawei Mate Pro nelle prossime settimane e sicuramente mi divertirò a testare la nuova fotocamera con intelligenza artificiale. Ti saprò dire nella mia recensione come si comporta sul campo, intanto ti anticipo alla fine di questo articolo un paio di foto scattate ieri sera a Monaco che dimostrano le potenzialità dell’apertura 1.6 di raccogliere molta luce anche in condizioni ambientali non ottimali, come al crepuscolo.
Huawei Mate Pro – Le altre caratteristiche tecniche
Termino quest'anteprima di questa novità Huawei con una carrellata sulle altre caratteristiche tecniche, che sono tutt'altro che trascurabili.
Sul SoC Kirin 970 gira il nuovo Android Oreo 8.0 ottimizzato sull'interfaccia proprietaria Huawei Emui 8.0. Abbiamo a disposizione 6 GB di RAM e 128 di memoria interna. La batteria è sicuramente di grande capacità, infatti Huawei ha optato per 4.000 mAh. Come già avevamo visto su Huawei P10, anche qui possiamo contare sulla carica rapida Super Charge. Non solo, il Mate 10 Pro è il primo dispositivo ad avere ricevuto la certificazione TÜV Fast-Charge Safety Certification, che assicura la sicurezza di caricamento end-to-end.
Altra grande novità per il brand cinese è l'introduzione di uno schermo full vision, finora mai scelto per i propri smartphone. Come già avevamo visto su altri device, il form factor è di 18:9, quindi viene sfruttata moltissimo la diagonale del telefono senza, però, aumentare le dimensioni generali. Abbiamo infatti tra le mani uno smartphone con diagonale da 6 pollici, eppure risulta molto maneggevole grazie al rapporto ottimizzato tra schermo e scocca e lo spessore è di soli 7,9 mm. Altra novità per quanto riguarda il display è il pannello: non parliamo più di un IPS, bensì di un OLED Full HD HDR10 per colori brillanti e luminosi. Infine, Huawei Mate 10 Pro ha la certificazione IP67 per la resistenza ad acqua e polvere.
In Italia arriverà Huawei Mate 10 Pro a partire da metà novembre ad un prezzo di lancio di 849 Euro.

