Il notebook, compagno di lavoro e viaggio

Guida all'acquisto
06/04/2017 Monclick 5260

I PC portatili non sono tutti uguali: per il professionista che è sempre in viaggio o in movimento e ha bisogno di un PC al seguito per esigenze di lavoro, ci sono caratteristiche che contano più di altre. Autonomia, leggerezza, praticità e velocità, ma non solo. Scopriamo tutto quello che serve a un professionista per scegliere il giusto notebook portatile. 

Chi viaggia spesso per lavoro o semplicemente conduce un'attività che non è basata sulla classica postazione fissa in un'unica sede, ma che si porta tutto il lavoro con sé ogni giorno, la scelta di un buon PC portatileè fondamentale ed è bene che risponda a ben specifiche caratteristiche fisiche e tecniche.
Innanzitutto, chi lavora in mobilità dovrebbe porsi delle domande "cruciali": per quale utilizzo serve, esattamente? C'è necessità di essere connessi, anche in mobilità? È abbastanza "potente" ed efficiente da supportare ed eseguire i programmi che servono alla propria professione? È abbastanza robusto e resistenteper essere "sballottato" in viaggio? È leggero e pratico, comodo da infilare in una borsa o in uno zaino, ergonomico e con una tastiera e un mouse comodi da usare? Come si possono proteggere al meglio i dati? 
Detto questo, un notebook pensato per il professionista in mobilità dovrebbe, almeno nei casi più frequenti, corrispondere a pochi ma essenziali requisiti minimi: leggerezza, spessore e dimensioni ridotte, grande autonomia, robustezza e velocità.  
Una volta stabilite le proprie priorità, non resta che scegliere il modello che meglio risponde alle proprie esigenze, tenendo in considerazione le varie tipologie di portatili offerte dal mercato rivolti all'utenza business: i notebook tradizionali, gli Ultrabook e i convertibili, cioè i classici "2 in 1".

I notebook tradizionali, la soluzione ideale per operazioni di tutti i giorni
Per esigenze professionali non troppo elaborate (navigazione Internet, editing testi, mail e così via), quali possono essere quelle di un giornalista, di un avvocato, o un rappresentante, ci si può orientare su modelli "entry level" non troppo costosi per svolgere normali attività, oppure su notebook "di fascia media" che a attorno agli 800 euro riescono a offrire performance più avanzate.
Per operazioni più complesse, invece, bisogna essere disposti a spendere qualche euro in più, orientandosi su computer di fascia più elevata, da oltre 1.000 euro, più indicati per eseguire programmi o software impegnativi, come per esempio quelli di grafica ed editing video o programmi CAD.

I parametri di scelta di un buon notebook business per il professionista in mobilità
Schermo, dimensione e risoluzione: uno dei requisiti base da osservare per chi cerca un PC portatile adatto alla propria professione è la dimensione dello schermo. In genere, un display da 10/11 pollici è la soluzione ideale per chi si muove molto e ha bisogno soprattutto di un PC poco ingombrante, mentre i notebook da 13"/15" rappresentano una dimensione media che va bene sia per la portabilità sia per l'utilizzo in sostituzione del desktop. 
Al di là delle dimensioni del display, per esigenze professionali specifiche è opportuno considerare anche la risoluzione del display, che può essere Full HD o addirittura Ultra HD 4K (3840 x 2160 pixel). 
Inoltre, un professionista che svolge lavori di grafica e impaginazione dovrebbe orientarsi su notebook con display molto luminosi, dall'ottima cromaticità, con tempi di risposta eccellenti, elevato contrasto e ampio angolo di visione. 
Un altro aspetto da non trascurare è la visualizzazione dei contenuti sullo schermo alla luce piena del giorno: in questo caso, potrebbero tornare utili notebook con schermo opaco, che non riflettono la luce del sole, eliminando quindi il fastidioso "effetto specchio". Una caratteristica ideale per chi lavora con i colori e le immagini e naturalmente per chi utilizza spesso il PC all'aperto.

PROPOSTA
Notebook Acer Il notebook versatile che si adatta ad ogni situazione
Acer Aspire R11 fa parte della famiglia di dispositivi convertibili. Grazie alla funzione 360° dual-torque hinge, è difatti possibile ruotare completamente lo schermo e scegliere tra quattro modalità: notebook, tablet, tenda e stand. Lo schermo da 11,6’’ con risoluzione HD, completamente touch, permette una facile gestione delle applicazioni. La batteria a lunga durata garantisce fino ad 8 ore di autonomia così da consentire l’utilizzo anche se non si ha disponibilità nelle vicinanze di una presa di corrente. È la scelta ideale per godere dei contenuti multimediali: la tecnologia Zero Air Gap migliora il contrasto e la nitidezza delle immagini in qualsiasi situazione, mentre grazie ad Acer TrueHarmony l'audio è nitido e cristallino e ottimizzato per le diverse modalità di utilizzo.
Touch sì o no? 
Dall'arrivo di Windows 8 con le sue interfacce Modern UI a riquadri animati, è possibile anche scegliere tra un display touch o tradizionale. Anche in questo caso, è importante capire se questa soluzione è davvero funzionale alle proprie esigenze professionali: magari uno schermo touch è ideale sui PC convertibili, per la grande immediatezza che offre, simile a quella di tablet e smartphone, ma potrebbe risultare inutile se si sceglie di installare un altro sistema operativo. Senza contare che il display si sporcherebbe spessissimo, proprio come avviene per i dispositivi mobile.

Ergonomia
Naturalmente, quando si lavora in mobilità anche l'ergonomia delle componenti del notebook riveste un ruolo chiave nella scelta di un buon PC portatile. Il trackpad per esempio dovrebbe essere ampio e preciso, eventualmente con supporto multi-touch, e la tastiera abbastanza confortevole, meglio se retroilluminata, per un utilizzo anche in condizioni di scarsa luminosità e per avere sempre una visione chiara dei tasti: uno strumento ideale, per esempio, per il professionista che deve prendere appunti in un luogo dove vengono proiettate slide al buio. Le tastiere a isola, con i tasti ben separati, sono meglio congegnate e nella maggior parte dei casi offrono un comfort migliore.

I vantaggi del multi-core per le operazioni di multitasking
Il processore è il cuore del PC e la sua potenza è espressa, oltre che dalla frequenza di clock in GHz, anche dal numero di core. Il punto di partenza di un buon PC è rappresentato ormai da processori dual-core, fino ad arrivare a soluzioni anche a otto core. Un processore multi-core è in grado di garantire grande potenza di calcolo, capacità di parallelizzazione per una gestione più veloce e fluida delle operazioni in multitasking e la possibilità di utilizzare programmi complessi. 
Gestire un sito web, leggere la posta, preparare documenti e presentazioni sono attività che non richiedono grande potenza di calcolo e un processore dual core o quad core può svolgere adeguatamente questo carico di lavoro. Viceversa, per il professionista che è solito utilizzare molti programmi contemporaneamente e soprattutto applicazioni che si appoggiano molto sulla potenza del processore, una soluzione quad core di fascia alta (come Core i5 o i7) o superiore è altamente consigliata per avere un ambiente di lavoro sempre reattivo. Alcune attività, come la codifica di video o l'elaborazione di file di grosse dimensioni, beneficiano notevolmente di soluzioni multi-core, riducendo sensibilmente i tempi di calcolo e rendendo più veloce lo svolgimento delle attività.

Processore e RAM 
In una situazione lavorativa, può capitare spesso di trovarsi a gestire più operazioni contemporaneamente: per esempio, prendere appunti mentre si partecipa a una conference call con la webcam, o seguire un keynote annotando su Word e condividendo commenti su Skype in tempo reale, confrontando contemporaneamente dei dati finanziari su un documento di Excel. L'agilità e la velocità di svolgimento di tutte queste operazioni dipendono proprio dalla RAM, ovvero la memoria. Esistono modelli di PC portatili con 4, 8 16  fino a 32 GB di RAM; tutto sta nello stabilire come sempre le esigenze. Solitamente 4 GB sono più che sufficienti per gestire i programmi e le operazioni comuni e non troppo elaborate (come per esempio lavorare con suite quali Microsoft Office, per la navigazione web e la gestione della posta e così via). Invece, chi utilizza programmi specifici per la propria attività, potrebbe avere bisogno di almeno 8 GB di RAM: è il caso per esempio di un professionista che utilizza software o applicazioni avanzate, ma anche di chi svolge diverse operazioni in multitasking, perché in questi casi serve più memoria per una gestione più rapida del flusso delle operazioni.

PROPOSTA
Dell XPS 13 9350-8430

Il notebook Dell XPS 13” è dotato del display InfinityEdge da 13” virtualmente senza bordi:, che consente di avere a disposizione un ampio schermo da 13” in una cornice di 11”, rendendolo un portatile estremamente leggero e sottile (1,26 kg), dall’ingombro ridotto e perfetto per un agile utilizzo in mobilità. Un notebook ideale soprattutto per il professionista che cerca autonomia e produttività: requisiti soddisfatti appieno grazie alla batteria a 4 celle con autonomia fino a 6 ore e al sistema operativo Microsoft Windows 10 Pro, che offre al professionista importanti funzionalità per il lavoro, come la crittografia, l'accesso remoto, la creazione di macchine virtuali e altro ancora. Il tutto potenziato dalla completezza delle connessioni che ne fa un portatile davvero “pro”: sono presenti infatti lo slot per schede SD, USB 3.0 con PowerShare, USB 3.1 (10 Gb/s), VGA, HDMI, Ethernet e USB-A tramite adattatore Dell, porta USB 3.0 e Jack per le cuffie. Infine, per un’ottima fruibilità e comfort d’uso, troviamo la tastiera retroilluminata, mentre il touchpad di precisione impedisce i clic involontari sulla tastiera.
L'importanza dell'autonomia
Qualunque sia la tipologia di lavoro, un portatile che si rispetti deve essere capace di garantire diverse ore di produttività in assenza di alimentazione esterna. Partecipare a una presentazione per la stampa, dover correggere un testo o un progetto sul treno o recarsi da un cliente per presentargli brochure o illustrare progetti sul proprio computer e ritrovarsi con la batteria a terra avendo i sudori freddi per "l'ansia da prestazione" è una situazione in cui nessun professionista vorrebbe mai trovarsi!
Alcuni notebook di punta con Windows 8 o i MacBook Apple di ultima generazione arrivano tranquillamente a 10 ore di autonomia. I dati che bisogna osservare al momento dell'acquisto per valutare l'autonomia di un portatile sono il numero di celle e i milliampere/ora (mAh), che indica la capacità nominale di una batteria: generalmente, più è alto il loro numero, maggiore è l’autonomia del PC. Per esempio, una batteria da 6 celle dovrebbe garantire un’autonomia di circa 5 ore, ma naturalmente tutto dipende dall’uso che si fa del computer. Anche in questo caso, occorre sapere che al crescere del numero di celle di una batteria, crescono ingombri e peso: quindi, la domanda che un professionista dovrebbe porsi è se occorra davvero un PC che duri diverse ore ma che alla fine potrebbe comportare qualche problema di portabilità. Ovviamente, la durata della batteria dipende da diversi fattori concomitanti: dalle modalità di utilizzo, dal modello e dalla configurazione, dalle applicazioni, dalla funzionalità wireless e così via.

Le connessioni indispensabili per il professionista on-the-go
Un capitolo cruciale per chi per lavoro si trova spesso a viaggiare fuori sede è la connettività, intesa sia come la capacità di comunicare con altri dispositivi sia come connettività con le reti esterne. Infatti, il professionista in viaggio o trasferta ha spesso necessità di collegarsi a una rete Internet per scambiare e condividere file e documenti, effettuare ricerche e così via, o può trovarsi nella situazione di dover collegare diversi dispositivi quali un monitor, una stampante o un hard disk esterno, per stampare un documento o scaricare dei file che si trovano sui propri dispositivi mobile o su archivi esterni  direttamente sul PC. In quest’ottica, è bene osservare quali tipi di collegamento il notebook offre, che permettano di semplificare il lavoro costruendo in pochi minuti uno studio professionale completo.
Per quanto riguarda il collegamento con altri elementi hardware, come stampanti, dischi e monitor esterni, le porte USB sono un elemento irrinunciabile: un notebook di solito ne possiede almeno due, più spesso tre o più. Al "vecchio" standard 2.0 si è affiancato quello 3.0, che permette una trasmissione dati molto più rapida. 
La presa VGA, orma rara, permette eventualmente il collegamento a uno schermo TV o a un proiettore (dotati anch'essi di connessioni USB), ma l'avvento dell'HD ha reso più utile la presenza di quella HDMI. Anche la presa Ethernet, per il collegamento via cavo a una rete cablata, sta diventando pleonastica, dal momento che quasi sempre le reti sono raggiungibili attraverso collegamento wireless: molto meglio preoccuparsi della qualità della scheda interna che permette questo tipo di connessione, una presenza ormai scontata. 
Un collegamento Bluetooth infine, può tornare utile per connettere "al volo" in maniera immediata il computer con i dispositivi compatibili, senza ricorrere a un collegamento via cavo.
Il collegamento alla rete Internet è naturalmente un elemento irrinunciabile in un computer portatile: questo può essere garantito dalla presenza del modulo Wi-Fi, che permette di accedere a una rete wireless (aperta oppure protetta da una password conosciuta), oppure di un modem USB. 
Alcuni notebook destinati soprattutto a un'utenza "pro" prevedono un modulo 3G/UMTS integrato nel PC per la navigazione tramite rete cellulare (lettore di SIM card nel notebook), ma non è molto diffusa; più frequentemente, l'esigenza si risolve con una chiavetta Internet o facendo tethering via smartphone.