Huawei ha dichiarato senza mezzi termini di voler sbaragliare la concorrenza di Apple e Samsung nel comparto telefonia entro cinque anni. Per farlo, ha deciso di proporre al mercato dispositivi di fascia alta con configurazioni che non hanno nulla da invidiare ai più blasonati e conosciuti produttori storici. Non solo, Huawei sta investendo molto per scrollarsi di dosso l'etichetta "Made in China" che scoraggia ancora alcuni utenti, sfruttando collaborazioni importanti e "scomodando" nomi altisonanti. È la storia dello smartphone Huawei P9 che vanta una collaborazione con la tedesca Leica e uno spot hollywoodiano con Scarlett Johansson. Però, qualche settimana dopo il lancio del prodotto, qualcuno ha denunciato che le lenti non sono esattamente Leica… Vediamo meglio.
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Huawei P 9 monta una fotocamera Summarit H 1:2.2/27 ASPH e, sul retro della scocca, mostra il logo Leica. Inoltre, durante il lancio a Londra, Huawei ha lasciato intendere che il P 9 montasse lenti realizzate dal colosso tedesco della fotografia, garanzia da sempre di qualità. Molti puristi della fotografia hanno storto il naso a pensare che la tanto amata Leica avesse prestato il nome per un brand come Huawei. Ma tant'è: è stata promossa una potente campagna marketing con tanto di spot che vede protagonista la bellissima Scarlett Johansson. Insomma, i riflettori erano tutti per il P9 di casa Huawei. Eppure, qualche settimana dopo il lancio, da alcuni rumours è emerso un nuovo nome: Sunny Optical. Chi sono costoro? Si è saputo poi che sono, di fatto, gli sviluppatori della tanto chiacchierata fotocamera e che Leica si sarebbe limitata a darne la certificazione. In molti hanno gridato allo scandalo, tanto che sul web si parlava di "lens gate", ma Huawei e Leica hanno fugato ogni dubbio con un comunicato stampa congiunto. Huawei e Leica hanno collaborato alla coingegnerizzazione della fotocamera, in particolare alla progettazione delle ottiche, alla qualità e all'elaborazione dell'immagine, alla costruzione del modulo della macchina fotografica, senza dimenticare lo studio dell'interfaccia grafica. In definitiva, le due aziende non citano Sunny Optical e ribadiscono la loro collaborazione.

di Huawei P9 In ogni caso, non importa come la si metta, Huawei offre una fotocamera di elevata qualità, tanto da farlo rientrare a tutti gli effetti tra i cameraphone migliori attualmente sul mercato. Vediamo le caratteristiche più da vicino. Questo smartphone monta due sensori BSI CMOS Sony IMX286 da 12 MegaPixel con apertura del diaframma di f/2.4. Esatto: due sensori. Il Huawei P9 ha due fotocamere sul lato posteriore della scocca. La prima è dotata di sensore RGB, la seconda monocromatico. L'RGB cattura informazioni sul colore della scena e li combina con i dettagli raccolti dal mono, grazie alla maggior quantità di luce immagazzinata. In sostanza il software combina le due immagine provenienti dai due diversi sensori e ne produce una sola, acquisendone le differenti informazioni e caratteristiche. Il risultato: ottime immagini in qualsiasi condizione di luce. La fotocamera del Huawei P 9 è dotata, inoltre, di caratteristiche avanzate per gli utenti più esperti. Sono disponibili diversi parametri di configurazione e nelle impostazioni avanzate è possibile scegliere addirittura il formato RAW per maggiori dettagli (e, quindi, peso dell'immagine finale) e manipolazioni successive. Il flash è un led dual tone con autofocus laser per la ripresa di soggetti vicini. Per quelli più distanti, invece, viene sfruttato il sensore di profondità. Tutto questo permette di scattare fotografie ad elevata velocità. Un processore d'immagine dedicato dual core aiuterà le elaborazioni dei vostri scatti. Anche la fotocamera interna è più che rispettabile: si tratta di una Sony IMX179 da 8 MegaPixel e apertura f/2.4 grazie alla quale potrete scattare selfie di ottima qualità.
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Le altre caratteristiche dello smartphone
Nonostante il focus sulla fotocamera, anche le altre caratteristiche del P9 non lasciano a desiderare. La scocca unibody è realizzata in alluminio aerospaziale con bordi tagliati a diamante. Lo schermo da 5,2 pollici è dotato della tecnologia IPS full HD (quindi con risoluzione 1920x1080 pixel) con una resa cromatica pari a 96%. È dotato di un lettore di impronte digitali e di sei sensori. Il sistema operativo è la versione 6.0 Marshmallow di Android con un processore Kirin QuadCore e 3 o 4 RAM (a seconda della versione, standard o plus, che ha uno schermo più grande) e la memoria interna è di ben 32 GB. Molto utile la funzione di ricarica rapida che consente di fornire autonomia fino a cinque ore di conversazione con solo 10 minuti di ricarica del dispositivo, grazie alla batteria da 3.000 mAh. Insomma, possiamo concludere che a prescindere di tutto il vociferare sulle lenti Leica, Huawei P9 si posiziona ottimamente sul mercato e non ha nulla da invidiare ai suoi diretti competitors.