Huawei Mate: dall'Ascend Mate al Mate 9, l'evoluzione della serie

Guida all'acquisto
21/11/2016 Alessandra Basile 1819

I vari modelli di Mate hanno riscontrato successo nel pubblico, ma cosa li ha contraddistinti sul mercato? Vediamo qual è stata la strategia di Huawei dietro la progettazione di questa gamma di phablet.

È stato al CES 2013 di Las Vegas che Huawei ha presentato il primo Mate al pubblico e da allora la serie ha raccolto un ottimo seguito, tanto da evolvere sempre di più questa serie a suon di lanci di nuovi modelli ogni volta più performanti, fino da arrivare a provare a confrontarsi con gli iPhone e con la serie Note di Samsung. Tuttavia, il primo Mate non aveva ancora delineato in maniera precisa la strada di questa famiglia e doveva ancora trovare la sua identità. Identità che è stata poi trovata, assieme a performance top di gamma con l'ultimissimo Huawei Mate 9, lanciato poche settimane fa e progettato addirittura con Porsche. Vediamo cos'è cambiato in tre anni.

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Huawei Ascend Mate
Come detto, Huawei ha lanciato il primo Mate al CES di Las Vegas, ma l'ha anche ripresentato al Mobile World Congress di Barcellona un mese dopo. Huawei Ascend Mate si poneva sul mercato come "il più grande smartphone del mondo", con il suo display da ben 6,1 pollici. Nonostante queste dimensioni da "gigante", Ascend Mate riusciva comunque a garantire una certa ergonomia: pesava meno di 200 grammi e lo spessore era solo di 10 mm. Lo schermo disponeva del rivestimento Gorilla Glass per dare più resistenza al display così grande.
Ai più, però, è parso che il produttore cinese stesse puntando troppo sull'estetica e poco sulle performance. Il processore, infatti, era ancora un quad-core K3V2 supportato da 2 GB di RAM. Inoltre, il primo Mate proponeva un comparto fotografico composto da una fotocamera principale da 8 MP con autofocus e HDR e una fotocamera interna da solo 1 MP. Quindi sì, Huawei Ascend Mate suscitò un certo interesse, ma non convinse fino in fondo.

Huawei Mate 7
Un anno dopo, allora, all'IFA 2014 di Berlino arriva Mate 7. Esatto, il 7. Non il 2, neanche il 3, eccetera. Huawei, per una strategia di marketing, ha slittato direttamente al 7. Con buona pace del nome, ecco arrivare finalmente un phablet più performante. Il display è ancora da 6 pollici, con una screen ratio dell'83% con bordi sottilissimi. Quelli laterali, addirittura, sono praticamente inesistenti. In sostanza, Huawei Mate 7 unisce un po' il design delle serie Ascend e D di Huawei.
Questa volta, però, Huawei ha pensato bene di dare un occhio di riguardo anche alla potenza di questo smartphone. Monta, infatti, un processore octa-core Kirin 925, mentre la RAM resta ancora da 2 GB.
Inoltre, con questo modello, il produttore cinese inizia a prestare particolare attenzione alle fotocamere in dotazione ai propri smartphone – strada che ha poi cavalcato alla grande. Per il Mate 7, infatti, collabora con Sony e monta una fotocamera principale da 13 MP con apertura f/2.0 a cinque elementi e una fotocamera interna per i selfie con sensore da 5 MP.
Molto meglio, quindi, le performance di questo phablet, ma Huawei forse si domanda "e se fosse troppo grande?".

Huawei Mate S
È ancora IFA il palcoscenico per il lancio del nuovo arrivato della serie Mate. Per la prima volta, Huawei opta per un display un po' più piccolo e con il Mate S infatti scende a 5,5 pollici. Sembra poco, ma l'ergonomia ne guadagna. Il display è Full HD 2.5D. Inoltre, il Mate S si distingue per l'attenzione conferita alla sicurezza in quanto monta un sensore fingerprint circolare con cui è possibile gestire numerose funzionalità. Grazie alla tecnologia Force Touch, infatti, riconosce l'intensità esercitata sullo schermo e la interpreta. Huawei con quest'asso nella manica vuole confrontarsi direttamente con iPhone 6 Plus – anche se qualcuno era un po' inorridito inizialmente all'idea che un'azienda ancora "giovane" sul mercato e proveniente dall'Oriente azzardasse un confronto così ardito. Ma ormai Huawei a questo punto ha conquistato quote di mercato sempre maggiori, nonché la fiducia del grande pubblico.
Per tornare al sensore biometrico, questo fingerprint consente di rispondere alle chiamate, di far scorrere la tendina delle notifiche e di cancellarle, di sfogliare la gallery fotografica e di scattare selfie. Con la funzione Knock, vale a dire l'utilizzo delle nocche, è possibile catturare screenshot delle pagine che si sta visualizzando, così come di effettuare dei crop. Insomma, un sacco di funzionalità.
Il processore è ancora un octa-core, il modello è il Kirin 935 e la RAM è leggermente aumentata, infatti parliamo di 3 GB.

Huawei Mate 8
Huawei Mate S rappresenta di fatto l'unica variante con uno schermo di dimensioni differenti dagli altri della famiglia. Dopo pochi mesi, a dicembre 2015, Huawei lancia Mate 8 e il display torna ad essere da 6 pollici – Full HD con tecnologia IPS-Neo e vetro antigraffio curvo 2.5D.
Ancora un passo avanti per il processore – sempre octacore – che diventa un Kirin 950 con i 3 GB di RAM già visti sul Mate S.
Per il comparto fotografico Huawei si affida ancora a Sony e propone una camera principale da 16 MP con dual LED flash e apertura da f/2.0. Mate 8 monta ancora il sensore di rilevazione delle impronte digitali, tuttavia, offre qualche funzionalità in meno rispetto al predecessore Mate S.

Huawei Mate 9
È di pochissime settimane fa la presentazione in pompa magna a Monaco dell'ultimo arrivato della serie Huawei Mate, vale a dire il Mate 9. Per questo lancio, Huawei ha pensato in grande: il processore è stato definito come il più potente del mondo, si tratta infatti di un Kirin 960 con algoritmo di Machine Learning che consente al telefono di "imparare" dai comportamenti dell'utente per migliorare costantemente le sue risposte.
Altra novità, per questo modello Huawei abbandona Sony e affida la progettazione del comparto fotografico a Leica, cui già aveva dato l'onere di occuparsi della famosa camera del Huawei P9 che è stato poi eletto il miglior cameraphone del 2016. E, come si suol dire, cavallo che si vince non si cambia. Quindi si va di Leica anche sul Mate 9 con una doppia fotocamera rispettivamente RGB da 12 MP ed una monocromatica da 20 MP.
La vera chicca, però, è la versione speciale Porsche Design, progettata direttamente con i designer della celebre casa automobilistica. Il risultato è un phablet con un design elegante e ricercato, prestazioni eccellenti e un prezzo... "da fuoriserie", ben 1365 €!

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