Grazie all'algoritmo Adobe, mai più foto rovinate da intrusi

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23/12/2015 Alessandra Basile 2265

Pensavate di aver fatto una foto perfetta, ma poi quando l'avete rivista avete notato qualcosa che vi era sfuggito? O un vostro amico ha deciso di photobombarvi? Ora potete rimediare in pochi secondi

Avevate studiato l'inquadratura perfetta, avevate seguito la regola dei terzi, la luce era della giusta intensità... Eppure, qualcosa è andato storto. Ecco spuntare un cestino della spazzatura che non avevate visto, un cartello stradale fastidioso, un traliccio elettrico o il simpatico di turno che salta in mezzo alla vostra foto proprio mentre avete scattato. Questi ultimi, in particolare, sono diventati un fenomeno sempre più dilangate, tanto che ovviamente vi è già stato trovato un nome: i photobomber. Il loro massimo divertimento è irrompere spiritosamente nelle foto altrui. Anche le star si stanno dilettando sempre più in questa pratica, in party, red carpet o addirittura alla notte degli Oscar. George Clooney, Kevin Spacey ed il sempre presente Jared Leto sono tra i più irrefrenabili.

Ma cosa fare in questi casi? Soprattutto se la foto non è più ripetibile (senza intruso). Dovrete per forza cestinare l'ultimissima foto, sia essa realizzata con lo smartphone, o con la vostra reflex? Nessun problema, ad aiutarvi ci pensa il nuovo algoritmo di Adobe che è in grado di rilevare in automatico la presenza di elementi indesiderati dalle fotografie. I programmatori hanno collaborato con l’università di Princeton e hanno presentato i risultati alla conferenza annuale di Computer Vision and Pattern Recognition

Com'è possibile quest'automatismo? I ricercatori hanno chiesto ad un gruppo di persone di identificare, in una serie di foto, gli elementi che giudicavano fastidiosi e che avrebbero rimosso. In questo modo, sono stati in grado di trovare delle caratteristiche comuni dei famosi intrusi. Spesso, infatti, si trovano ai margini dell’inquadratura o non sono messi a fuoco. Questo soprattutto nel caso di persone, animali o oggetti in movimento e che non dovevano essere ripresi. Come un'auto che passa sullo sfondo o un volatile che plana davanti all’obbiettivo. L'idea è quella di non distrarre l'attenzione dagli elementi principali – e corretti – della fotografia e di non ridurne la qualità. Il tutto velocemente ed automaticamente.

I vostri album avranno da oggi foto perfette e senza sorprese. Non toglieteci i photobomb di Jared Leto, però, perché ci piacciono da matti.