

Un evento di questo tipo richiede un'organizzazione massiccia e tecnologie molto avanzate: per capire qualcosa di più dettagliato sul funzionamento di questa "macchina", abbiamo parlato con il Responsabile Produzioni Esterne di Mediaset. Ecco cosa ci ha raccontato.
Eventi dal vivo in 4K; una sfida (non solo) sportiva
Riprendere e trasmettere eventi live in risoluzione 4K richiede una produzione complessa e ha costi molto più elevati rispetto ad un'analoga trasmissione in Full HD: oltre a specifiche (e costosissime) telecamere, occorrono cablaggi a fibra ottica per collegare i dispositivi di ripresa all’unità di regia e un mixer video che possa gestire i segnali.
Riprendere e trasmettere eventi live in risoluzione 4K richiede una produzione complessa e ha costi molto più elevati rispetto ad un'analoga trasmissione in Full HD: oltre a specifiche (e costosissime) telecamere, occorrono cablaggi a fibra ottica per collegare i dispositivi di ripresa all’unità di regia e un mixer video che possa gestire i segnali.
Al momento l’unico stadio di calcio italiano già predisposto con cablaggi in fibra ottica è il più nuovo e moderno di tutti, cioè lo Juventus Stadium di Torino. Per gli altri eventi si ricorre a cablaggi esterni, che hanno ulteriori costi di noleggio e gestione. Mediaset vanta la prima produzione italiana (ed europea) di un evento "live" in 4K, cioè la finale di Champions League 2016 allo stadio Meazza di S. Siro, a Milano. Ne sono seguiti al momento altri due, cioè il derby Milan-Inter del 20 novembre 2016 e la partita Juve-Milan giocata allo Juventus Stadium l'11 marzo 2017 quando Mediaset ha potuto sperimentare per la prima volta una produzione in un ambiente totalmente cablato a fibra. Il prossimo mega-evento in 4K sarà l'attesissima finale di Champions League Juventus-Real Madrid che si terrà a Cardiff il 3 giugno 2017, dove verrà riproposto l'assetto testato per Juve-Milan.
L’eccellenza audiovisiva al servizio del calcio
Per la finale di Champions 2016, furono utilizzate 13 telecamere 4K che venivano affiancate all’infrastruttura per la versione Full HD. Furono utilizzati, di fatto, due service con sistemi paralleli di telecamere, due regie separate, due output di segnale diversi. Anche se può sembrare contro-intuitivo, questa

Grazie alla soluzione sperimentata nella partita Juve-Milan, la barriera tecnica è stata superata: con le avanzate tecnologie di downscaling ora si riesce a sdoppiare l'uscita video, in modo da trasmettere sia il segnale con la risoluzione nativa dell'Ultra HD, sia una sua versione digitalmente scalata in tempo reale a una risoluzione più bassa in grado di essere decodificata anche dagli apparecchi con risoluzione inferiore. Quest’operazione può sembrare banale e difficilmente gli spettatori sono in grado di apprezzarne l’importanza, eppure la tecnologia dei mixer video in grado di gestire in tempo reale diverse uscite di segnale a risoluzione scalata è tanto innovativa quanto costosa.
Il 3 giugno, Mediaset ricorrerà così a un'unica regia, sia per il 4K che per l'HD: per dare un'idea di come funziona la "macchina" (il "ferro", o "iron", come lo chiamano gli addetti ai lavori), allo Juventus Stadium, per Juve-Milan, sono state utilizzate 16 telecamere 4K e cablaggi a fibra ottica già previsti nella progettazione dello stadio. Il costo della produzione (coperto dalla Juventus) è stato di 120.000€, a Cardiff le telecamere saranno 44: vi lasciamo immaginare quali potrebbero essere i costi e lo sforzo tecnico.
Un’ultima barriera tecnica per questo tipo di trasmissioni in Ultra HD è rappresentata dalla trasmissione attraverso il DVB-T2 (il più recente standard del digitale terrestre), che soffre di limiti intrinsechi di banda. Le trasmissioni via satellite (DVB-S2) possono, invece, "pesare" quanto vogliono poiché non ci sono restrizioni riguardo a quanti dati possono passare su una determinata banda. Per trasmettere con la massima qualità video possibile, Mediaset dovrà spegnere alcuni canali Premium del suo palinsesto, così da avere a disposizione tutta la banda necessaria per trasmettere la finale.
Se ti accontenti solo del meglio, dai un occhio ai QLED TV di Samsung
Come attrezzarsi per vedere la finale in 4K?
Il team delle produzioni esterne di Mediaset Premium ha predisposto tutte la sua esperienza e competenza per farvi vivere un'esperienza irripetibile di passione per lo sport, confermando di essere tra le aziende più all'avanguardia a livello mondiale per la ripresa dal vivo di eventi sportivi in altissima definizione. E a tutti noi amanti di sport e tecnologia, cosa rimane da fare? Solo poche accortezze e potrete gustare (o gufare) a una definizione mai vista prima.
Quello che vi serve è semplicemente: un TV 4K che supporti la codifica HEVC H.265, la PREMIUM SMART CAM o una CAM HD e, infine, verificare che il vostro apparecchio visualizzi correttamente il canale 391 del digitale terrestre o, in alternativa, eseguire una risintonizzazione della lista canali. A quel punto non vi resta che invitare gli amici a casa, comprarvi l'immancabile cassa di birre e aspettare il grande giorno.
In attesa delle emozioni della finale, abbiamo voluto farvi capire cosa c'è veramente dietro i milioni di pixel della risoluzione 4K in un evento del genere. Se i nostri schermi possono oggi visualizzare dettagli incredibili, dal lato dei produttori di contenuti, non tutti sono già pronti per sfruttare al meglio quello che la tecnologia può offrire: soprattutto per quanto riguarda le riprese dal vivo di eventi sportivi, le sfide che gli addetti ai lavori devono affrontare non sono meno difficili di quelle dei giocatori sul campo.
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Come attrezzarsi per vedere la finale in 4K?

Quello che vi serve è semplicemente: un TV 4K che supporti la codifica HEVC H.265, la PREMIUM SMART CAM o una CAM HD e, infine, verificare che il vostro apparecchio visualizzi correttamente il canale 391 del digitale terrestre o, in alternativa, eseguire una risintonizzazione della lista canali. A quel punto non vi resta che invitare gli amici a casa, comprarvi l'immancabile cassa di birre e aspettare il grande giorno.
In attesa delle emozioni della finale, abbiamo voluto farvi capire cosa c'è veramente dietro i milioni di pixel della risoluzione 4K in un evento del genere. Se i nostri schermi possono oggi visualizzare dettagli incredibili, dal lato dei produttori di contenuti, non tutti sono già pronti per sfruttare al meglio quello che la tecnologia può offrire: soprattutto per quanto riguarda le riprese dal vivo di eventi sportivi, le sfide che gli addetti ai lavori devono affrontare non sono meno difficili di quelle dei giocatori sul campo.