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Cybersecurity industriale 2019, tra smartworking, cloud e GDPR
Se leggi le previsioni dei principali operatori nel settore dei software di sicurezza informatica, c’è poco da stare allegri. Trend Micro per esempio, nel suo report "Mappare il futuro: affrontare minacce pervasive e persistenti" conferma una tendenza ormai in atto da anni, ma che sta subendo una forte accelerazione, a causa soprattutto delle sempre più frequenti migrazioni cloud, i cui processi hanno vulnerabilità inevitabili (relativi soprattutto ai container). Gli hacker sfrutteranno a questo scopo anche le nuove tecnologie legate all’A.I. che consentiranno loro di controllare e anticipare le mosse dei manager, e potranno inoltre utilizzare più account di mining di criptovalute, che porteranno a un maggior numero di violazioni, grazie alle possibili vulnerabilità del sistema. Come se non bastasse, gli esperti di Kaspersky LAB hanno identificato 7 falle nella suite ThingsPro, nota piattaforma per l’IoT in ambito aziendale, concepita per l'importazione dati e l’analisi da remoto nei sistemi di controllo industriale (ICS).
I pericoli non riguardano solo grandi e notissime aziende, come Facebook o Google, ma anche utenti privati e PMI: un report diffuso da Kaspersky dal titolo "From data boom to data doom: the risks and rewards of protecting personal data" ha rivelato che ben il 42% delle PMI ha subito una violazione di dati, nonostante il 72% di esse fosse convinta di disporre di un’adeguata protezione. Per colpire gli utenti privati, il metodo più utilizzato sarà l'hackeraggio di SIM card e la violazione delle smart home attraverso i router domestici, con elevati rischi sia per gli utenti che per le aziende di cui sono dipendenti, vista la sempre maggior diffusione dello smart working. I pericoli però riguardano anche i profili legati al mondo delle Università, attaccabili attraverso il phising (leggi anche il nostro articolo sul phishing a scuola).
Tornando alle previsioni di Trend Micro, è dato inoltre per certo che il 2019 sarà l’anno della prima - e probabilmente clamorosa- sanzione in seguito all’introduzione del nuovo GDPR 2018, visto che la normativa prevede multe fino a 20 milioni di euro o del 4% del fatturato a livello di gruppo industriale.
7 strategie da mettere in atto per una "Cybersecurity 360"
Considerando quelli che sono i maggiori trend di rischio informatico previsti per il 2019, fondamentale sarà anzitutto aver presente il problema sicurezza all’interno di ogni nuova implementazione aziendale, con l’obiettivo di arrivare ad una cybersecurity a 360°, e in particolare:1. Durante le migrazioni Cloud, sarà indispensabile configurare le impostazioni di security con la massima attenzione;
2. Limitare l'accesso dei dispositivi gateway per l'IIoT a chi fa parte delle reti OT e IT aziendali;
3. Impostare il monitoraggio degli accessi remoti alla rete OT aziendale, così come il controllo dell'accesso ai singoli componenti ICS all'interno della rete OT (workstation, server e altri device);
3. Impostare il monitoraggio degli accessi remoti alla rete OT aziendale, così come il controllo dell'accesso ai singoli componenti ICS all'interno della rete OT (workstation, server e altri device);
4. Implementare strumenti di analisi del traffico al fine di rilevare e prevenire eventuali attacchi alla rete, ai confini della rete aziendale e della rete OT;
5. Prevedere un monitoraggio costante di eventuali app aziendali e chat condivise in remoto, in particolare nelle sessioni di smartworking, esposte alle violazioni delle reti domestiche;
6. Proteggere con la massima attenzione l'implementazione dei processi di automazione che sostituiscono la forza lavoro: l'integrazione dei software di automazione con le piattaforme informatiche preesistenti apre possibili falle nella sicurezza, aumentando la vulnerabilità complessiva del sistema;
7. L'eventuale automazione di alcuni processi apre possibili violazioni anche presso i partner aziendali, dove è possibile che i cybercriminali vadano a cercare eventuali punti deboli per arrivare all'azienda obiettivo: per questo va monitorata anche la supply chain.