
Condizionatore portatile o fisso?
Il condizionatore portatile presenta sicuramente alcuni vantaggi, tra cui quello di essere pronto all’uso non appena acquistato e di non necessitare l’intervento di un tecnico specializzato per l’installazione e la successiva manutenzione. Per questo motivo, ha un costo iniziale inferiore rispetto a quello di un condizionatore fisso. Inoltre, proprio perché mobile, è un apparecchio versatile che può essere spostato ovunque si vuole a seconda delle esigenze. D’altro canto, è sicuramente più rumoroso e ha consumi maggiori di un fisso. E’ anche meno efficiente, in quanto è necessario avere un foro sulla finestra della stanza per far fuoriuscire l’aria calda. Questo, ovviamente, può generare delle dispersioni di aria fresca, influendo sulla capacità di raffreddare l’ambiente in modo ottimale.
Condizionatori fissi: quale tipologia?

La tecnologia on-off, anche se costa meno, comporta consumi di elettricità maggiori legati ai continui sbalzi di temperatura. Va bene, quindi, per un uso del condizionatore sporadico e non continuativo durante la giornata. Oppure ancora, se si decide di posizionare un solo split sulla parete di un corridoio adiacente a più camere. Infatti, in questo caso, è necessario sfruttare la massima potenza del condizionatore per raggiungere tutti gli ambienti in profondità. Se si vuole mettere uno split per ogni stanza, invece, è meglio scegliere un condizionatore inverter.

Ci sono altri elementi da considerare nella scelta di un condizionatore fisso. Primo fra tutti, la capacità di raffreddamento, espressa solitamente in Btu/h o in kW. Più questi valori sono alti, più l’apparecchio è potente. La potenza necessaria è direttamente proporzionale al numero di metri quadrati che si devono rinfrescare e dipende anche dal numero di finestre, dalla qualità degli infissi, dell’esposizione dell’abitazione e dall’altezza del soffitto. Poiché la potenza va a incidere sui consumi energetici, bisogna tenere conto anche della classe di efficienza energetica del condizionatore. In questa ottica, è meglio prediligere apparecchi di classe alta, cioè AAA, AA, o A (in genere sono quelli dotati di tecnologia inverter).
Un altro fattore importante è la rumorosità, qualità che si esprime in decibel. Per avere un condizionatore silenzioso, soprattutto nelle camere da letto, è opportuno che questo valore si attesti non oltre i 20/30 dB. Inoltre, può essere utile scegliere un condizionatore dotato della funzione deumidificatore, che - togliendo umidità - può essere sufficiente a far diminuire la temperatura della stanza, oppure della pompa di calore, che può essere sfruttata in inverno per riscaldare l’ambiente. Infine, non deve mancare la possibilità di programmare l’accensione e lo spegnimento del condizionatore anche quando non si è in casa.
Leggi anche "Condizionatore, come risparmiare energia in 5 mosse"