Come lo smartphone può salvare la vita

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18/04/2019 Danilo Pagnin 1464

Forse non tutti sanno che esistono diverse app salvavita per smartphone: dall' app 112 ad altre studiate per specifici problemi, come gli attacchi cardiaci o la violenza sessuale.

L'applicazione 112 esiste già da diversi anni, ma non è la sola app salva vita disponibile per smartphone. Sarebbe infatti stato perlomeno bizzarro non sfruttare tutte le potenzialità offerte dalle tecnologie GPS, wireless e Internet per il più nobile degli scopi, cioè salvare vite umane in caso di emergenza. Tra le app da avere sul tuo smartphone non può mancarne una (o più) dedicate all'emergenza: gli sviluppatori si sono sbizzarriti, differenziando l'offerta per arrivare a rispondere a esigenze mirate, come potrebbe essere un'app salvavita per anziani oppure una specifica per cardiopatici, o ancora per proteggere una donna da un'aggressione sessuale. Anche i grandi produttori propongono loro app dedicate: Apple per esempio, con SOS emergenze. Vediamo allora cosa sono e come funzionano le principali app salvavita.
 

112 Where Are U, l'app che ti salva senza parlare

Dopo la nascita del 112 come Numero Unico per le Emergenze (detto anche NUE), sul modello del famosissimo 911 americano, l’Agenzia Regionale Emergenza e Urgenza (AREU) della Regione Lombardia ha sviluppato l'app che prende il nome proprio dal numero, con l'aggiunta di Where ARE U, per sottolinearne maggiormente la "mission". Il funzionamento di quella che al momento è probabilmente l'app salva vita più popolare in Italia (è infatti disponibile per tutti, non solo per i lombardi), è abbastanza semplice: dopo averla scaricata sul tuo smartphone, la puoi configurare inserendo prima il codice che ti viene inviato via sms al numero di telefono con cui ti stai registrando, poi i tuoi dati personali. L'app sfrutta tutta la tecnologia del tuo dispositivo mobile: anzitutto la localizzazione GPS, che consente a chi riceve la chiamata di risalire alla tua posizione con un'approssimazione di pochi metri al massimo, poi naturalmente la possibilità di utilizzare il comparto telefonico. Appena avviata, viene visualizzata la tua posizione su Google Maps, quindi sullo schermo troverai la doppia icona per la chiamata vocale o muta, opzione questa che potrai selezionare qualora, per qualsivoglia motivo, tu non fossi in grado di parlare. L'app è stata sviluppata per iOS, Android e Windows Phone ed è scaricabile gratuitamente su smartphone e tablet.
 

App salva vita

Di app dedicate all'health care ve ne sono parecchie: una delle più interessanti, disponibile nella nostra lingua, è senz’altro la Emergenze Help, sviluppata su indicazione della Fondazione Svizzera di Cardiologia, che contiene le indicazioni da seguire in caso di attacchi cardiocircolatori o ictus cerebrali e ti assiste durante l'esecuzione delle opportune manovre. Per conto suo, Apple mette a disposizione degli acquirenti di iPhone e Apple Watch l'app SOS emergenze, in grado di chiamare il numero unico emergenze 112 e subito dopo di allertare i contatti da te impostati a cui verrà comunicata la tua posizione. Nell'app devi inserire i tuoi dati clinici principali, tra cui peso e altezza, gruppo sanguigno, se sei eventuale donatore di organi, di quali allergie soffri e quali farmaci prendi abitualmente. E' tra l'altro recente la notizia della disponibilità della funzione elettrocardiogramma negli Apple Watch ora anche in Italia.
 

Prevenzione delle violenze sessuali, quali app possono aiutarti

Nonostante l'app 112 Where ARE U sia di per sé un'opzione molto utile anche in caso di aggressioni a sfondo sessuale, nel corso degli anni sono state numerose le app studiate specificamente per questa casistica: una delle più apprezzate è stata sicuramente securWoman 2.0 (ora disponibile solo su Apple Store ma inizialmente sviluppata anche per Android), che mette a disposizione (a pagamento), oltre al classico tasto di emergenza in caso di pericolo, anche una Community di riferimento e un Blog in cui puoi scambiarti opinioni ed esperienze, e ha l'interessante funzionalità outdoor, utile se vai all'aperto a svolgere attività fisica oppure anche solo per una passeggiata con il cane. Tirando il cavo delle cuffie, scatta automaticamente la chiamata di emergenza. Un'altra app che ha riscosso un buon successo è bSafe, popolare tre le giovani, con un taglio più "social" e solo in lingua inglese, sviluppata sia per iOS che per Android e tuttora disponibile in entrambe le piattaforme: funziona costruendo una rete di contatti da allertare in caso di emergenza, con uno tra questi prescelto per essere il principale (un partner, per esempio); inoltre è in grado di attivare registrazioni audio e video con un solo tasto.